giovedì 14 marzo 2013

TOO BAD, TOO GOOD!

Questo post torna dopo un lungo periodo di incubazione.. sono sempre stata per la qualità più che la quantità. A volte si ha bisogno di lasciar stare tutto, allungare le distanze per avere una visione più nitida e questo è quello che ho fatto. Mi ha reso davvero felice in questo tempo incontrare alcuni di voi, lettori rivelati, e ricevere la domanda ''ma non scrivi più sul blog? mi ero affezionato/a!''. Si, ci scrivo ancora sul blog, ho solo aspettato che le idee, le emozioni fossero mature per venire al mondo.Grazie per la pazienza con cui mi/ci avete aspettato.

Too bad, too good non ha senso. ''Too bad'' tradotto letteralmente significa ''peccato''. Quel 'peccato' che ti sfugge di bocca, dal retrogusto amaro. Quel 'peccato' che è tutto quel che ti resta tra le mani, sul corpo, nel cuore. Non nei pensieri, quelli rimangono affollatissimi e si rassegnano sempre dopo. 'Too bad' è proprio il termine della non ancora arresa, del 'sarebbe stato bello se.. ma non è così'. 'Peccato' si dice quando peccato non si può fare. E allora qualcosa resta incompiuto e la fine non è una fine, non una che si rispetti almeno. La fine è fine se è epilogo di qualcosa ma se qualcosa non è iniziato non può mica finire. E' un aborto. E' la possibilità di vita che diventa morte. E' il limbo eterno. L'attesa di non si sa che, le aspettative, i silenzi, le speranze segrete. E' il dubbio che si insinua invano perchè non troverà risposta. E' un numero periodico. E' il confine dell'universo, c'è ma non si sa bene dove nè come. Il ''perchè'', quello si dovrebbe sapere. Se il 'peccato' non si fa peccato, azione, amore la ragione dovrebbe essere ben nota altrimenti sarebbe un vero peccato. 'Too bad' non lascia solo l'amaro, lascia anche un vuoto. Un tronco cavo, un ventre scavato e molto spesso uno stomaco a pezzi. Non crederete mica che le emozioni si sentano davvero col cuore? E' lo stomaco che si apre e si chiude, è la gastrite e la nausea, il vomito. 'Peccato' è come una domanda e una risposta insieme. E' un'immagine sfocata. Il ricordo di un sogno, la mattina. 'Peccato' non si dice, si pensa solamente. 'Too good' invece perchè spesso, quello per cui pensiamo 'too bad' ci sembrava troppo bello, buono per essere vero. E la realtà, per sua natura intrinseca, non può essere 'too good'. Peccato.