sabato 19 gennaio 2013

DEAR MAMY!

Dear Mamy, sei stata pubblicata in un blog. Il mio blog per l'esattezza. E tu alla precisione ci tenevi parecchio. Le liti fatte per il mio disordine sono impossibili da conteggiare. Ce ne sono state alcune davvero appassionate. Abbiamo dato il meglio e il peggio di noi in quelle liti. Il modo con cui difendo il mio diritto al disordine è rimasto lo stesso, sappilo, ma in compenso ora vivo da sola ed inizio quasi ad apprezzare l'idea di avere una camera che non somigli ad un campo minato/percorso ad ostacoli. Secondo me quel tuo bisogno di ordine fuori era un gran bisogno di controllo dentro. Non credo tu ci sia riuscita. Non ci riesce nessuno. Conoscendoti Ma', questa storia della lettera pubblica ti avrebbe un po' imbarazzato, l'avresti reputata eccessiva ma sotto sotto ti avrebbe fatto piacere. Comunque ora non ci sei e decido io per tutte e due. Qua tutto nella norma e niente nella norma. Mi sono laureata. Ho dato della puttana alla mia relatrice il giorno della discussione, in pubblico, e tu non l'avresti mai ammesso con me ma avresti pensato ''hai fatto bene, se lo meritava''. Ci tenevi tanto che fossi educata ma anche autentica. Sarai felice di sapere che sono entrambe le cose. La diplomazia scarseggia sempre ma quello, lo sai, è di famiglia. Ci chiedevamo spesso come mai avessi tanta gente intorno quando non facevi mai nulla per rimanere simpatica. Qua Ma' si emozionano sempre tutti quando parlano di te, ai più piagnoni gli scappa la lacrimuccia. Quando parlano con me in molti dicono che gli ricordo te, che ti assomiglio, poi guardano la mia faccia un po' seccata e si scusano con lo sguardo basso. A me non da fastidio, dev' essere per via dei tacchi, comunque dopo rimarco sempre le nostre differenze. Ho comprato delle scarpe bellissime di recente, dovresti vederle. Ah ho comprato anche il cappotto, finalmente l'ho trovato quello perfetto. Il ragazzo perfetto (per me) invece ancora no. Un periodo, qualche mese fa, mi ero fissata che volevo prendere un gattino persiano ma babbo mi aveva messo come imperativo categorico di farlo rimanere tra le mura della mia camera e non mi sembrava una bella prospettiva di vita. Gatto. Gatto era il nostro soprannome reciproco. Ti ricordi quando nell'ultimo periodo venivo sul tuo lettone e facevo finta di nuotare? E quando ti leggevo le favole? E' bello che a distanza di anni sia un figlia a leggere le favole alla madre. Noi l'abbiamo fatto. In questi giorni si parla molto della ricorrenza della tua ''andata via'' e tutti ricordano quanto tu fossi una bella persona, le tue grandi qualità. A me invece mancano le piccole cose, quelle in sospeso soprattutto, come comprare un mega robot gigante per fare i dolci di carnevale. Aprire la vecchia agenda delle ricette mi fa più male di qualsiasi pensiero. Spero tu non ti offenda se quando mi parlano di quanto tu fossi unica speciale ed irripetibile io tiro fuori anche qualche difetto, lo faccio per far star meglio il piagnone di turno. Quando mi dicono ''se ne è andata troppo presto'' io per dispetto e non dargliela vinta dico sempre ''si però mi ha insegnato più lei in 23 anni che molte altre madri in una vita intera''. Allora loro stanno zitti e annuiscono sollevati dalla mia saggezza. Secondo me in quel momento si chiedono se anche i loro figli potrebbero dire lo stesso di loro. Io comunque posso e lo penso veramente Ma'. Te l'ha detto anche Rosa che ero orgogliosa di te, appena in tempo ma ce l'ho fatta a dirtelo anche se indirettamente. Ma tanto tu lo sapevi. Mi hai insegnato così tante cose che se ne riuscissi a mettere in pratica anche solo metà sarei già soddisfatta. Vediamo..mi hai insegnato: 1) che un ragazzo non deve mai chiederti quanto pesi, se lo fa lascialo, ti deve amare esattamente così come sei. 2) i tacchi slanciano e fanno bene all'umore 3) bisogna andare in giro ordinate che non si sa mai (questo mi ha fatto molto comodo!!!) 4) devo rispettare me stessa e gli altri 5) l'enorme differenza tra ''leccaculo'' e ''diplomazia'' 6) come affrontare situazioni estreme 7) l'onestà 8) la generosità 9) ad apprezzare la solitudine 10) l'importanza e la passione per la lettura e la cultura in ogni sua forma 11) le buone maniere 12) il perdono e il buon senso 13) come riconoscere scarpe borse e vestiti di qualità 14) a non permettere mai a nessuno di dirmi che non sono abbastanza o sono sbagliata 15) a camminare bene sui tacchi altissimi ( questa cosa me la invidiano in molte sai!?!?!) 16) a credere in me stessa 17) a curare unghie e capelli 18) che amare qualcuno vuol dire davvero lasciarlo libero, anche quando sbaglia e ti fa dispiacere (tu con me l'hai fatto tante volte, GRAZIE!) 19) l'eleganza del cuore 20) il coraggio che deriva anche dalla paura 21) la dignità, e di questa mi hai dato una grande dimostrazione finale.. e un sacco di altre cose.. Avrei molto molto altro da dirti Ma' ma magari te le dico piano all'orecchio quando non guarda nessuno.. PS: Ti ricordi il quadernino che ti avevo fatto con la lista dei buoni motivi per ''rimanere''? beh, non si trova più!!! Non è che te lo sei portato via nel caso avessi voglia di valide motivazioni per tornare??? PPS: Questa lettera sdolcinata non è da me nè da te, lo sai, ma per una volta ho voluto concedermi anche io il diritto di essere una piagnona! E che cavolo! Un abbraccio forte da Gatto piccolo a Gatto grande (Io anche da grande rimarrò sempre piccola per te!) Firmato: Sissi Principessa

3 commenti:

  1. La lettera non è sdolcinata, è bellissima.

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  2. bhè sissi...grazie per avermi fatto partecipe delle tue emozioni e dei tuoi ricordi. E' stato doloroso leggere questa lettera ma mi ha aiutata molto.
    Mi stupisci ogni giorno di più, sei una persona favolosa cugina e saremo sempre unite!

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  3. Io..non lo so cosa vuol dire perdere un genitore. Anzi, perdere la propria madre. Perderla per modo di dire. Perché lei è dentro ed attorno a te, da quanto scrivi. Lei c'è semplicemente perché ha contribuito in maniera così decisa a farti diventare la donna che sei (e che io posso semplicemente sbirciare dato che ti conosco dal blog e da facebook e basta). La lettera è commovente, ma dignitosa. Una straordinaria dimostrazione di come un rapporto madre-figlia possa essere così importante nella crescita dell'individuo: che sia esso la genitrice o la figlia. Ti abbraccerei

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